Segnalazione
𝚃𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘: Le melodie della tempesta
𝙶𝚎𝚗𝚎𝚛𝚎: Romance
➪Autoconclusivo
𝙿𝚊𝚐𝚒𝚗𝚎: 256
𝚄𝚜𝚌𝚒𝚝𝚊: 21/04/20
𝙿𝚛𝚎𝚣𝚣𝚘: eBook / cartaceo
➪(0,99)
➪(10,45)
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𝙰𝚞𝚝𝚘𝚛𝚎: Enrico Pedace
𝙴𝚍𝚒𝚝𝚘𝚛𝚎: PubMe
𝚂𝚒𝚗𝚘𝚜𝚜𝚒
Roma, maggio 2018. Marco è un uomo di 36 anni che, dopo aver abbandonato gli studi di biologia all’università, ha deciso di intraprendere il percorso culinario e diventare uno chef. Raggiunto il suo obiettivo, ha iniziato a lavorare nel ristorante del suo grande amico Antonio e, vista la grande amicizia e la sintonia che c’è tra i due, Antonio ha invitato Marco a diventare socio del ristorante. Marco è sposato con Sara, sua coetanea. I due si sono conosciuti all’università durante le lezioni di chimica inorganica del corso di Laurea in Scienze Biologiche. Sara, a differenza di Marco, ha continuato gli studi biologici con grande successo arrivando ad ottenere un ruolo al Centro Nazionale delle Ricerche. Marco e Sara, però, attraversano un periodo di crisi dovuto al fatto che Sara è molto presa dal lavoro e dagli impegni che ne conseguono, arrivando a dimenticarsi della giornata che Marco aveva preparato solo per loro due. Quest’ultimo evento è la goccia che fa traboccare il vaso, scaturendo in Marco dei seri dubbi sulla fedeltà della moglie. Sentendosi trascurato e avvertendo la distanza affettiva della moglie, giunge alla decisione di confessare a Sara tutto il suo malcontento, chiedendole di essere sincera con lui. La sincerità di Marco non viene purtroppo ripagata e riconosciuta da sua moglie che, anzi, lo accusa di essere insensibile ed infantile. Tutto ciò causa in Marco una iniziale confusione e un senso di frustrazione. Al ristorante incontra la sua collega pasticcera, rientrata dopo un anno trascorso all’estero per frequentare un corso di specializzazione, si tratta dell’affascinante e sensuale Laura, sposata con un medico. Marco scopre di essere terribilmente attratto da lei e il suo desiderio culmina nella realtà quando scopre che anche Laura nutre una certa attrazione per lui. È l’inizio di una folle, intensa ed ardente relazione che porta i due giovani amanti ad addentrarsi nel vortice del tradimento…
Recensione
Inizio di una recensione mooooolto lunga 🤣 quindi lettoriiii pigroni vi lascio subito due chicche riguardo la storia e poi, per chi volesse leggere fino alla fine, vi aspetto nei commentini per il confronto:
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La narrazione al passato con singola voce maschile ci accompagna per tutta la durata dei capitoli lunghi e scorrevoli grazie a un linguaggio pulito, dettagliato soprattutto in ambientazioni, riflessioni e pietanze culinarie (settore del nostro caro protagonista).
Molte scene sono accompagnate da parti di brani musicali sempre ben presentati e modellati in base al contesto e al pensiero del personaggio principale.
Per quanto riguarda i compagni di viaggio secondari, sono parte fondamentale della storia in quanto è grazie a loro se si viene a creare un intreccio complesso non solo riguardo alle azioni ma anche in riferimento a sensazioni interiori.
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Detto ciooooo passiamo al resto del discorso 😜
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Per descrivere l’amore si usano così tante metafore che viene quasi difficile trovare quella giusta e più opportuna.
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Oggi vi propongo la mia idea di “amore” perché in realtà questo libro se da un lato può portare a storcere il muso per il tema particolare trattato, dall’altro conduce a una riflessione particolarmente attenta.
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Io credo che l’amore sia una responsabilità come quando si decide di prendersi cura di un’altra vita, di proteggerla e crescerla, in un certo senso anche plasmarla per adattarla alla società nella quale un giorno si troverà a vivere.
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L’amore non è solo una promessa detta al vento, una firma su di un pezzo di carta, o la voglia di condividere appartamento, amici, familiari ecc.
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L’amore è la capacità di saper esserci per l’altro e riempire quei buchi lasciati per un motivo qualsiasi.
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Ma ti sei rimbambita del tutto Sere? Mi stai dicendo che bisogna condurre da soli una relazione?
Ovviamente no lettoreeee ma a volte è necessario partire da noi stessi per spingere l’altra parte ad aprire l’occhietto.
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A modo suo, il protagonista di questa storia, arriva a far chiarezza dentro il cuore suo e di quella donna che presa “da altro” esclude una parte di anima, quella a cui ha giurato amare, fiducia, attenzione, protezione e tutto il resto delle belle paroline.
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Comunque sì, una chiarezza che la spingerà a un cambio talmente tanto improvviso da condurre un ulteriore modifica nel nostro amico d’inchiostro.
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La mancanza di conversazione porterà una coppia tanto unita in precedenza a perdersi nell’assenza di confronto e ascolto reciproco, nelle accuse indirettamente esposte, nelle bugie celate e chissà quando svelate.
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Quella responsabilità è stata accantonata forse per timore, per imbarazzo o semplicemente delusione propria e altrui.
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In questo contesto è chiaro l’atteggiamento interiore (e non) del protagonista che grazie a dialoghi riflessivi con figure secondarie di fondamentale importanza nella sua vita, ci rende partecipi del senso di rabbia misto a gelosia, confusione, preoccupazione, dispiacere.
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Tante percezioni che lo portano a stare male, a sbagliare, a mentire e rifugiarsi tra le braccia di un amore diverso, frizzante e passionale, senza vincoli chiari e forse anche per questo tanto piacevole e necessario.
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Un amore diverso da quello provato per la moglie. Un amore di altri tempi e difficile da confrontare con quello conosciuto fino a poco prima.
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L’affetto provato per un’amica dalla situazione familiare a sua volta poco chiara ma sicuramente non soddisfacente dato che sente anche lei la necessità di lasciarsi andare al desiderio, al frutto intoccabile, al sorriso di un uomo che sa coinvolgerla e farla tornare serena come un tempo ma anche farla vivere nel terrore di perdere questa bolla di leggerezza nella quale si sente di voler restare.
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Giusto? Sbagliato?
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Non è mio interesse scendere nei dettagli dell’argomento “tradimento” come non è mia intenzione puntare il pollicione contro una o l’altra parte perché ritengo che per discutere di certe situazioni così delicate bisogna viverle prima di sentenziare.
Per correttezza personale e altrui credo più giusto intervenire muso contro muso ma ripeto, non posso parlare.
Ma una cosa è certa! Sarà difetto professionale, che posso dirvi, mi piace riflettere e osservare ogni persona distinta dall’altra e solo in seguito insieme al contesto.
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Questo romanzo mi ha permesso di fare proprio questo: coinvolgermi a tal punto da ragionare su qualcosa che spesso siamo portati solamente a giudicare.
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