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Immagine del redattoreD’Inchiostro Rosa

꧁ℝ𝕖𝕘𝕒𝕝𝕒𝕞𝕚 𝕝’𝕦𝕝𝕥𝕚𝕞𝕠 𝕤𝕠𝕣𝕣𝕚𝕤𝕠 𝕕𝕖𝕝𝕝’𝕒𝕟𝕟𝕠꧂

S͙E͙G͙N͙A͙L͙A͙Z͙I͙O͙N͙E͙


𝚃𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘: Regalami l'ultimo sorriso dell'anno

𝙶𝚎𝚗𝚎𝚛𝚎: novella romantica

➪(Autoconclusivo)

𝙿𝚊𝚐𝚒𝚗𝚎: 200

𝚄𝚜𝚌𝚒𝚝𝚊: 16/12/20

𝙿𝚛𝚎𝚣𝚣𝚘: eBook / cartaceo

➪(1,99)

➪(10,99)

𝙰𝚞𝚝𝚘𝚛𝚎: Roberta Marziota

𝙴𝚍𝚒𝚝𝚘𝚛𝚎: S.P.

𝙴𝚍𝚒𝚝𝚘𝚛: Serena Passani



𝚂𝚒𝚗𝚘𝚜𝚜𝚒:


Valigia pronta, sciarpa al collo e cappottino stretto in vita, Gioia è pronta per fare ritorno, come ogni anno, nel suo borghetto d'origine: Nesso. Nonostante il suo lavoro affermato come grafica e la sua indipendenza economica, la sua famiglia preme affinché si trovi un bravo ragazzo e si fidanzi. Stufa delle loro pressioni, specie della sua temibile zia Amelia, deciderà che per far cambiare loro idea, servirà una terapia d'urto, così, d'accordo con il suo migliore amico Thomas, andrà alla ricerca del fidanzato peggiore da presentare. Conoscerà Edoardo, il buzzurro montanaro, temuto da tutti in paese per la sua arroganza e la sua scarsa inclinazione al dialogo. Ma i pregiudizi della gente rispecchiano per davvero la realtà? E se quel buzzurro nascondesse più sorrisi che grugniti? Con la complicità di qualche fiocco di neve e del brio del Natale, le vite di Edoardo e Gioia si uniranno in un gioco dove menzogna e verità diventeranno facce di una stessa medaglia, e amore e odio si mischieranno per dare vita a sentimenti che li cambierà per sempre.



Recensione


L’ultimo se donato a mezzanotte diventa anche il primo giusto? Ecco, il momento che più preferisco dell’anno è proprio quella notte magica che nel romanzo della dolcissima @ prende vita in modo affascinante ma facciamo un piccolo passo indietro.

Dall’elegante Milano la nostra amica di viaggio, Gioia, torna a Nesso per le vacanze natalizie. In sua compagnia l’immancabile e fantastico Tom-Tom (leggete e capirete) quel miglior amico perfetto per una storia a sua volta unica!

Tra scene familiari esilaranti e paesaggi stupendi descritti in modo perfetto in capitoli brevi con singola voce femminile al presente (tranne per quanto riguarda l’epilogo finale) c’è però qualcosa che non torna... una certa insoddisfazione nata più che altro dal desiderio di compiacere le persone amate e far risplendere i propri diritti.

Bel caos vero?

E se vi dicessi che la chiave per aprire la porta delle soluzioni ha un solo nome?

Ok, un nome, un nomignolo e una certa tendenza a... come dire... dare ordini ma dietro il velo di parole che altri hanno deciso di cucire potrebbe esserci molto altro dico bene?

Desidero soffermarmi su questo aspetto proprio perché è qualcosa che seppur celato da divertimento e amore fa sentire tutto il suo peso in questo romanzo: l’essere pronti a giudicare senza conoscere.

Gioia ed Edoardo sono spinti da un desiderio così grande nel loro cuore da fidarsi l’uno dell’altra mettendo da parte pregiudizi e possibili supposizioni.

Vogliono conoscersi, scoprire passato e progetti futuri vivendo nel tempo presente. Aiutare l’altro aiutando di conseguenza se stessi a leggere oltre le paure, i voleri altrui, i timori trascinati in anni.

Le loro anime d’inchiostro diventano per il lettore non solo un bellissimo momento di relax, affetti, condivisione di feste e frasi tutte da custodire nel cuore ma anche una profonda riflessione su comportamenti e azioni che spesso diamo per scontati.

Ho letto proprio quella favola che desideravo con tutta me stessa assaporare in questi giorni segnati dall’inizio di una nuova avventura fatta di speranza e possibilmente serenità... ovvio la follia era scontata



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