“Mi piace pensare che io abbia in tasca un collante. Quando Mattia sarà pronto, attaccheremo le sconfitte alle battaglie vinte e ci inventeremo nuovi contorni, nuovi confini, o soltanto dei bordi ricamati di colore. Nuove regole e nuovi propositi, ognuno da raggiungere, tutti da superare.”
Questo libro inizia e si conclude con la stessa intensità di emozioni, con quelle sfumature facilmente in grado di passare dalla felicità alla rassegnazione, dal dolore all’amore.
La storia di questi due giovani ragazzi e dei personaggi secondari perfettamente collocati nelle scene del romanzo è una fusione di sensazioni, parole e riflessioni.
La narrazione in prima persona presente della nostra amica protagonista si alterna in quei capitoli medio-brevi, presentati da titolo significativo, con le parole silenziose ma travolgenti più di un tornando del nostro Mattia: figura che poco per volta si apre al lettore, che pezzo dopo pezzo ci regala frammenti di ricordi, speranze e paure inconfessabili.
Ci sono storie d’amore che richiedono una lettura approfondita e ampia dei dati. Storie come questa: due giovani studenti spinti l’uno tra le braccia dell’altra da motivi completamente opposti eppure così vicini.
Lui ha un obiettivo, lei non sa cosa desidera ma vuole tentare.
Lui si diverte, la stuzzica finendo per stuzzicare inconsciamente quel cuore ormai da troppo tempo silente.
Lui... rammenta ma quell’ombra non è mai stata così desiderosa di vedere la luce.
Luce che lei, piena di domande e speranze diventa senza volere.
Lei che giorno dopo giorno si scopre più grande e in un mondo di differenze.
Lei che cambiando prospettiva scopre armonie nuove, bisogni diversi e consapevolezze.
Lei che come ogni essere in crescita è destinata a fare delle scelte, a vivere il flusso emotivo al quadrato normale per la sua età.
Lei che si scopre ogni giorno più forte di quello che crede.
Lei che ascolta, comprende, giustifica e impara ad afferrare le redini del cavallo impazzito per sentire il vento sulla pelle, il calore a volte troppo intenso, la paura di cadere ma anche il coraggio di rialzarsi.
I nostri amici affrontando tematiche come il lutto, la separazione, sentimenti non ricambiati, amicizie e seconde possibilità ci travolgono in una storia descritta al punto giusto, con un linguaggio diretto, scorrevole e pieno di riflessioni e dialoghi emozionanti.
Una storia che vuole trovare il giusto equilibrio per vivere, costruire passo dopo passo il famoso lieto fine.
Quindi direi di proclamare la frase del giorno: “Nuove regole e nuovi propositi, ognuno da raggiungere, tutti da superare”.
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Breve biografia autrice:
Eliza Popa è una giovane autrice esordiente. Nata in un piccolo paesino della Romania, si è trasferita all’età di 13 anni in Italia con il padre, per sfuggire auna situazione difficile. Carica di speranze e di curiosità per la vita, ha trovato nel nostro Paese e nella sua città di Civita Castellana (VT) non solo un luogo in cui sentirsi veramente a casa, ma anche una lingua che ha rapidamente fatto sua con tale naturalezza da arrivare a padroneggiarla in modo stupefacente, a giocare con essa con maestria per creare suggestioni e racconti che sembrano scene di un film. Con Impasse si rivolge con misura, profondità, ma decisamente senza falsi pudori, a un pubblico di giovani donne, indagando l’amore, la passione carnale e la sofferenza. Tutti aspetti della vita che conosce bene.
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