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  • Immagine del redattoreD’Inchiostro Rosa

>> Erasmus Di Sangue <<

Aggiornamento: 5 nov 2020



Prima di iniziare... avete seguito le tappe precedenti dedicate al romanzo “Erasmus di Sange”?

No???

Correte ai ripariiiii 😱

Ok, torno mezza seria... allora! Eccoci alla tappa:

♡︎𝟻 𝙼𝚘𝚝𝚒𝚟𝚒 𝚙𝚎𝚛 𝚕𝚎𝚐𝚐𝚎𝚛𝚎 𝚒𝚕 𝚛𝚘𝚖𝚊𝚗𝚣𝚘♡︎

Partiamo dal presupposto che ognuno di noi “vive” un romanzo, con note che si legano al nostro essere, per tale motivo, anche ciò che presenterò adesso è condizionato dalla personale esperienza di lettura:

~ Il primo motivo che mi invita a consigliarvi la lettura di questo libro è la profondità della storia: nelle sue note romantico/paurose, l’emozione si presenta sotto forma di personaggio dimostrando per l’appunto paure, incertezze, desideri e speranze.

Ecco legarci al secondo punto, perché la speranza è viva in modo diverso in ciascuno di loro: certi protagonisti, vedono questo viaggio come un momento di unione, altri come parentesi felice, altri ancora come possibilità... tutti legati dalla speranza di conoscere una sfumatura diversa di colore, una sfumatura che purtroppo, si fonderà con il peggiore degli incubi.

Il terzo punto prende vita così, dal nulla, proprio come quella figura che sembra stare nell’ombra ma che in realtà, commette i suoi terribili crimini alla luce del sole, in modo amaro, senza pietà... ma cosa spinge a ciò?

Questa è la domanda centrale, motivo per cui ho deciso di posizionarlo nel cuore del mio giudizio.

Si tratta di una domanda che lo spettatore si pone in ogni fatto di cronaca senza riuscire a trovarne una vera risposta, una giustificazione capace di rendere più lineare un gomitolo troppo aggrovigliato.

In questo mix di turbamento capace di richiamare momenti spensierati e campanelli d’allarme sempre più insistenti, si affaccia il quarto punto, qualcosa che vuole scavare nel cuore del lettore, nella parte più intima di ciascuno di noi, evidenziando l’esistenza di bianco e nero, bello e brutto, realtà e falsità.

In questo concetto prende vita l’amicizia di questi ragazzi connessi, uniti in modo intenso, magico, inspiegabile. Un tipo di amicizia che poggia spalla contro spalla come le pedine del domino che messe in verticale e poi fatte cadere l’una sull’altra, non toccheranno mai del tutto terra perché avranno sempre una piccola parte sostenuta dal vicino.

Sostegno ma anche certezza che qualcuno dovrà pur occupare il posto del primo pezzo di legno, ci conducono alla fine di questo viaggio, alla consapevolezza che per la nostra prima protagonista, niente sarà più come prima perché il passato, i ricordi, sono armi a doppio taglio... possono essere un balsamo per le ferite ma anche la peggiore delle lame.

L’ultimo motivo per cui leggere il romanzo si affaccia proprio su personaggi che ho amato così tanto, che mi hanno fatto piangere per quell’amore desideroso di veder la luce in qualsiasi esistenza, qualsiasi tempo se non questo. Quell’amore incapace di arrendersi anche dopo l’ultimo respiro.

Lettoriiii non vi consiglio questo romanzo solo per l’eleganza con cui tutto viene narrato, le descrizioni così dettagliate da far sembrare cartoline tra le nostre mani... no, anche per questo certo ma sopratutto perché grazie al manoscritto di Nancy Urzo si impara ad affrontare i desideri del cuore, a capire quella parte di noi che prova a parlarci e sì, perché no, pure a coinvolgere così tanto negli eventi dolce/amaro da non riuscire a pensare ad altro.

Un viaggio nel vero senso della parola 😉



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