Buonasera lettoriiii, per questa sera vi propongo un'incantevole chiacchierata in compagnia dell'autrice di Trame di pizzo - Pink edition
1. Da brava lettrice curiosa non posso non partire da una domandina antipatica 😏 a quale delle otto storie ti senti emotivamente più legata?
La domanda è invece gradita, anche se non è facile dare una risposta. A volte sembra scontato pensare che nelle storie che si scrivono ci sia un che di autobiografico e in parte è vero, perché anche inconsapevolmente si prende spunto dalla realtà che ci circonda. Posso dire che tutte le otto storie sono assolutamente inventate e frutto della mia mente contorta 😅 però… i luoghi descritti ne “Il decimo giorno” lì conosco bene per averci trascorso diverse estati e… la sciarpa verde di “Seta&Cachemire” esiste davvero, ma non ci ho mai (ancora) fatto quello che descrivo nel racconto!
2. Spaziare da un genere all’altro ha seguito uno schema oppure sono stati i tuoi personaggi a scegliere come presentarsi? Nella mia visione di lettrice ho apprezzato parecchio la continua altalena di emozioni che mi ha permesso di rimanere sempre con quel pizzico in più di curiosità.
In questi due anni di scrittura ho scoperto che, almeno per me, è più facile liberare la fantasia su “suggerimento/richiesta”. Ora mi spiego meglio: ho avuto la possibilità, come avrai letto nei ringraziamenti finali di “Trame di pizzo”, di presentare i miei racconti in diversi contest letterari di @eds.italia. È stato proprio il tema di volta in volta proposto che mi ha consentito, per alcune storie, di spaziare tra i generi. Un modo per mettermi ingioco e sperimentare, magari in argomenti che, di mia iniziativa, non avrei osato. In ogni storia però credo sia percepibile la mia impronta, il mio stile. Qualcosa che faccia dire: questo l’ha scritto Giada.
3. Se dovessi chiederti un messaggio che secondo te più rappresenta la tua raccolta, quale sarebbe?
Credo proprio la frase che ho riportato nella quarta di copertina: “il mio cuore è un vulcano di emozioni pronto a esplodere”. Le emozioni che provo sono molteplici, e una in particolare è legata al piacere di aver pubblicato le mie storie e di vederle lette da altri. Una sensazione di gioia indescrivibile.
4. In uno di questi magnifici viaggi ci fai conoscere anche una nuova penna. Com’è nata questa collaborazione e l’idea di raccontare insieme la storia presentata nella raccolta?
Abbiamo cominciato a scrivere insieme a maggio 2021spronati da un’iniziativa di scrittura che ha coinvolto diversi scrittori erotici nella creazione di racconti a quattro mani a tema ‘crociera erotica”. Dopo il primo tentativo ci siamo subito trovati in sintonia, scrivendo a pov alternati, senza in verità intervenire sullo scritto dell’altro, e abbiamo dato vita a due personaggi, Lilith e Brando, le cui storie, poi pubblicate su wattpad, hanno collezionato più di sessantamila letture. In seguito il nostro modo di scrivere si è evoluto: ci assegniamo delle parti da scrivere, poi mettiamo il testo in revisione condivisa e cominciamo a suggerire modifiche e integrazioni sul testo nella sua interezza, ci “fondiamo” in pratica. È una modalità che troviamo molto divertente e stimolante. “Nella vecchia fattoria” abbiamo associato a una canzone una trama che, apparentemente, non c’entra nulla con la canzone stessa. La sfida è stata proprio quella. Ma bisogna leggerla per rendersene conto. Noi ci siamo divertiti molto a scriverla e credo lo sia anche da leggere.
5. Siamo arrivati alla conclusione della nostra chiacchierata purtroppo e in questi casi non mi resta che vivere con l’idea del prossimo viaggio 😏 quindi… c’è qualche progetto che ci vuoi svelare?
Non nascondo che il prossimo desiderio da realizzare è quello di pubblicare un romanzo. Per affetto verso alcune delle storie contenute in Trame di pizzo ho deciso di costruire il romanzo proprio partendo da una di quelle storie. Esercizio complesso ma sono a buon punto. Non sono costante nei ritmi di scrittura ma sicuramente durante 2023 ti chiederò di leggerlo in anteprima 😜
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