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Immagine del redattoreD’Inchiostro Rosa

♡︎𝙶𝚒𝚘𝚌𝚘-𝙸𝚗𝚝𝚎𝚛𝚟𝚒𝚜𝚝𝚊 𝚌𝚘𝚗 Monica Gelli♡︎

Eccoci con una super gioco-intervista in compagnia di Monica Gelli, autrice di “From Rome to Paris”. ~ La prima domanda che desidero farti riguarda il concetto di “mamma” . Nel tuo romanzo vengono a mio parere raffigurate diverse idee di mamma quale può essere chi ha messo al mondo il protagonista maschile, oppure la tata del nostro amico Alberto, la zia Flaminia o ancora la madre della nostra Olly.


❥Grazie per questa bella e complessa domanda. L’essere mamma è una prova continua, lo so per certo perché sono mamma di due ragazzi, Emma e Tommaso di dieci e quindici anni, ed è un ruolo che di dona una immensa gioia farcita con una abbondante dose di fatica, quotidiana soddisfazione, amore infinito, ansia. Alla fine del viaggio, non so se avrò fatto un buon lavoro, di certo avrò insegnato loro quelli che sono i miei principi e questo è il bene più prezioso che abbia da trasmettere, d’altronde ho avuto una maestra eccellente. Le mamme che incontriamo nel libro sono così diverse, ma tutte a me care perché i tratti caratteristici di ognuna formano il mio ideale di mamma: Flaminia è una donna saggia, paziente, presente nella vita di Olivia anche dopo la sua stessa morte, è l’alter ego della ragazza; Maria, la tata di Alberto, coraggiosa a rivestire i ruoli dei genitori del ragazzo trascurato, è molto tradizionalista e solida; la mamma di Olivia, Vittoria, è un po’ una sputasentenze, ma a fin di bene per mettere la figlia sulla giusta strada, proprio come una madre deve fare senza vanamente glorificare le selte errate della prole, anche a rischio di non avere fan e infine Zoe, che non mi somiglia affatto, ma che incredibilmente adoro, perché è una mamma pazza che non da alcun peso ai gesti tradizionali, come accompagnare suo figlio a scuola (per me impensabile!) ma ama Alberto, in un modo poco comprensibile e spesso egoistico, ma lo ama, ho una grande simpatia per Zoe, che è una specie di strega, ma una strega buona, molto metafisica e divertente.

~ Parlando di zia Flaminia, possiamo definirla un personaggio principale?


❥ Lo è, è colei attorno al quale si svolge tutto il racconto. Flaminia è lo spirito guida, che muove gli altri personaggi. Pur essendo già morta quando inizia il romanzo, Flaminia è presente quasi in ogni capitolo, è l’anima stessa del libro, quella che in vita era stata una donna amorevole e paziente, che per amore tanto ha sacrificato, ora come una luce benigna accompagna la sua cara nipote in cerca del suo destino. E’ come se la morte di Flaminia sia stata un passaggio obbligato affinchè Olivia, benché grande, diventi adulta. Flaminia non impone alla nipote giudizi, è semplicemente lì, consiglia non giudica, sostiene non sostituisce Olivia nel suo cammino. A volte credo che Flaminia sia stata davvero uno spirito guida e che lei stessa abbia scritto questo romanzo, servendosi della mia mano.


~ I tempi nel tuo romanzo sono come la fusione di emozioni provata dal lettore. Si viaggia per luoghi ma anche in tempi diversi scoprendo risponde alle famose incertezze del presente.


❥ Mi intriga molto il passato. La storia, anche solo della propria famiglia, ha sempre dei lati di interesse e così vieni a sapere, magari parlando con tua nonna, che uno zio è stato un eroe in tempo di guerra o lei stessa ha tenuta testa ai tedeschi, nascondendo in cantina preziose biciclette per non farle sequestrare, Non servono necessariamente re e regine, sono certa che se si ha la pazienza di ascoltare i racconti di un anziano, si viene a conoscenza almeno di un’avventura, di un amore segreto, di un’impresa magnifica. Per questo Flaminia è così importante, perché lei è il passato e senza il passato non ci sarebbe il presente così come è. Adoro che il libro viaggi in diverse epoche e conduca il lettore con sé, credo sia meraviglioso attraversare il mondo a bordo di una macchina del tempo, pur stando seduti sul proprio divano. Il tempo è molto più relativo dello spazio e amo pensare che ci siano dei portali, anche solo immaginari, per viaggiare nella storia.

~ Perdonami ma ci sono i personaggi secondari che mi parlano all’orecchio in attesa del loro momento quindi eccoli parliamo di loro ti va? Cosa ci vuoi raccontare di questi amici non proprio “da sfondo”?


❥Parlo per un istante dei coprotagonisti. Pierre è l’amore di Flaminia ed ha tutti i tratti dell’eroe romantico: bello, forte, coraggioso, l’uomo che non disdegna il suo pur triste destino, appunto perché eroe, non sottraendosi alle avversità e alle privazioni che gli ha riservato il fato, è un uomo d’onore e per certi versi è l’ater ego di Alberto, un po’ come Flaminia per Olivia. Alberto è l’amore di Olivia e di tutte le romantiche, d’altronde chi non si innamorerebbe del bel tenebroso e affascinante vicino di aereo? Lui, apparentemente brusco, è in realtà molto amorevole verso Olly, c’è sempre per lei, provando sentimenti altalenanti fino ad una resa incondizionata. Alberto è un uomo complesso con un passato misterioso, alcuni tratti verranno sviluppati nel romanzo a cui sto lavorando. Ti confesso che non sono riuscita a lasciare andare nessuno di questi meravigliosi personaggi, che hanno tanto ancora da dire. Ho già detto quanto sia incredibilmente legata a Zoe, che appare pochissimo in questo primo romanzo, ma anche lei vuole un ruolo nella vicenda e mi chiama spesso affinchè io parli delle sue strampalate idee e della sua storia con Leone, il padre di Alberto così diverso da lei eppure così magnetico. Ho amato tutti i personaggi che prendono vita, come il bel pricipe del foro, Giorgio Bastari, divertente e irriverente, e le amiche di Olivia.

~ Siamo arrivati alla fine di una chiacchierata che ci ha fatto vivere la storia con una maggiore intensità lasciandoci un sorriso incantevole sul volto. Ti va di lasciare un saluto in stile Olly e Flaminia??? 😜

Certo Vi lascio il saluto di Flaminia:

❥ Cari amici, costruite case fatte di mattoni e porte colorate, magari verdi, metteteci dentro tutto il vostro amore, torte dolci e salate, pane appena sfornato, bambini urlanti e gioiosi, trovate una persona da amare e statele accanto, ma se il destino non vi ha inviato l’Amore della vita, amate quelli che incontrate sul vostro cammino che sia una zia, un nonno, una mamma, un amico, un cane, perché come dice Flaminia non esiste un solo tipo di amore. Ma fate tutto con passione, fate in modo di contare per qualcuno e cercate sempre di fare la differenza, costruite ricordi che scaldino il cuore, scattate fotografie da sfiorare e cercate di sorridere almeno venti volte al giorno, magari sedute sul divano con una tazza di tè a leggere un buon libro.

Vi auguro un felice autunno e ringrazio di cuore la splendida Serena, che mi ha permesso di parlare un po’ dei nostri amici.

Un abbraccio, Monica.





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