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✨Recensione✨

Immagine del redattore: D’Inchiostro RosaD’Inchiostro Rosa

—— “Siete voi, Mister Darcy?” Butto fuori confusa.

Alzai un sopracciglio, colto di sorpresa. “No, so’ Dario”, risposi di getto. So’ Dario? Ma che dico? “Brigadiere Dario Romano”… ——


Queste due autrici insieme realizzano semplicemente meraviglie.


Ho letto un’altra loro opera a quattro mani e le risate sono state all’ordine del giorno ma mai come questa che già dalle prime battute fa piegare in due senza soluzione.


I nostri amici principali e secondari fondamentali in questa storia con punto di vista alternato (maschile e femminile) narrato al passato in capitoli di media lunghezza (e separati in caso di salti temporali o segnati dove richiesto) si dilettano in accenti romani, veneti e inglesi semplicemente unici.


La nota frizzante delle loro battute e delle vicende narrate è un biglietto di puro relax per il lettore che grazie a Dario, che di Mister Darcy non ha proprio granché e alla ragazza inseguita dalla comica sfortuna, assapora questo periodo di convivenza forzata, di scene esilaranti, impossibili nell’immaginario quanto in realtà probabili…


Eh va bene… qui viene fuori la studiosa che è in me ma cercherò di essere super breve per non togliere attenzione a una storia che merita di essere descritta con estrema precisione.


Con tanto di spoiler possiamo dire che la nostra cara amica riceverà una bella botta in testa che per fortuna le provocherà solo una confusione interessante, tanto da farle pensare di appartenere a un’epoca diversa ma nella realtà è possibile trovare situazioni del genere?


Non mi è mai capitato di studiare casi come questo ma persone con problematiche mentali eccome…


Quindi ecco, analizzando attentamente la psicologia del personaggio mi viene da pensare a quanto la nostra amica sia in continua lotta con se stessa: chi sono davvero? Hanno ragione gli altri o io?


Non è semplice entrare nella mente di chi vi risveglia in un periodo storico differente da quello lasciato, dalle conoscenze “sicure” e dagli ultimi seppur confusi ricordi vissuti.


Come d’altronde non è semplice far vivere quel personaggio nella quotidianità di persone tanto vicine quanto trattenute dall’essere completamente sinceri l’uno con l’altra.


Dario e Vanessa, i due fratelli che si troveranno ad accudire, supportare e sopportare la nostra amica dal nome insolito, a loro volta non sono esenti da problemi vari quali quelli legati alla fiducia e all’amore ma ecco che anche il loro profilo diventa affasciante grazie alla penna delle autrici, in grado di legate spensieratezza e rigidità in un vortice di colori indistinguibili.


Dall’inizio presentato con prologo alla conclusione organizzata in tre forme di epilogo diverse (una delle quali narrata da una voce interna alla storia ma esterna ai personaggi principali) si assapora un pizzico di suspense perfettamente delineato ma non facile da raggiungere, il romanticismo ma soprattutto tantissima ironia anche in quelle scene più toccanti e riflessive che consentono, grazie anche a descrizioni ben dettagliate, di approfondire momenti e pensieri.


Uno dei tanti punti forti? La realtà! Questi personaggi sembrano reali, così tanto da far venire voglia di andare a Roma per incontrarli e per scherzare insieme a loro, per esultare per una partita e scorrazzare da una parte all’altra in sella a una vespa come in “Vacanze Romane”.


“Roma nun fa la stupida stasera” potrebbe essere la giusta colonna sonora per la nostra magica, frizzante, spensierata e semplicemente unica commedia romantica che dite???


—— Ne avevo viste tante in più di dieci anni di servizio, ma una ragazza prima scippata e poi travolta da un cartellone con la pubblicità di un adesivo per dentiere… ecco, mi mancava. ——



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