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Recensione - Il collegio dei ragazzi diamante

Immagine del redattore: D’Inchiostro RosaD’Inchiostro Rosa

Buonasera lettoriiii così, con la recensione di un libro che mi ha preso l’anima dalla prima fino all’ultima pagina.


Lo conoscete?


꧁ S͙E͙G͙N͙A͙L͙A͙Z͙I͙O͙N͙E͙ ꧂

𝚃𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘: Il collegio dei ragazzi diamante 

𝙶𝚎𝚗𝚎𝚛𝚎: gay romance 

➪Autoconclusivo

𝙿𝚊𝚐𝚒𝚗𝚎: 206

𝚄𝚜𝚌𝚒𝚝𝚊: 2020

𝙿𝚛𝚎𝚣𝚣𝚘: eBook 3,99 euro/ cartaceo 13 euro

➪ Disponibile con KU/

𝙰𝚞𝚝𝚘𝚛𝚎: Giulia Amaranto 

𝙴𝚍𝚒𝚝𝚘𝚛𝚎: S.P.

𝚂𝚒𝚗𝚘𝚜𝚜𝚒:


Francis e Milo studiano in un prestigioso college maschile. Francis è figlio del Primo Ministro, sempre sotto l'occhio della stampa mondiale. Si comporta in modo strano, molti lo giudicano un pazzo, ma è dotato di uno straordinario talento musicale. Milo proviene da una famiglia umile, ama la musica classica e sogna di diventare un giudice. I due ragazzi, all'apparenza incompatibili, scoprono di avere una profonda affinità, che si trasforma in un amore travolgente. Milo tenta di opporsi con tutto se stesso a questa passione, spaventato dall'idea di essere giudicato dalla sua famiglia; Francis, invece, vede nell'amore l'unica via di salvezza. Il destino giocherà le sue carte.


Recensione



“Ma intanto, ogni volta che posso, passeggio su quella spiaggia e aspetto di vederti arrivare.”

In realtà non so come iniziare questa recensione… ho deciso di condividere con voi questo estratto per ciò che da lettrice è riuscito a trasmettermi.

Più leggo queste parole e più mi vedo lì, accanto a Milo, su quella spiaggia in attesa di quel ragazzo che è riuscito a prendere il suo cuore ma anche il nostro, disintegrandolo e ricostruendolo secondo il bisogno momentaneo.

Proprio come in quei momenti di assoluta estraneità perché la musica non sa attendere, la musica non lascia spazio ad altro ma al tempo stesso dona la capacità di far emozionare, raccontare una storia e aprire gli occhi di chi osserva ma a volte non con la giusta attenzione.

La musica è come l’amore, come la passione sessuale che accompagna queste pagine senza mai toccare il volgare, sempre con una nota esilarante o riflessiva, o ancora timorosa, di scoperta.

La musica diventa personaggio principale insieme agli amici con soprannomi buffi ma più che giusti per quello che sono, per la storia che vogliono raccontare, che desiderano condividere o semplicemente ricordare per se stessi perché rammentare può fare male ma può anche spronare a scegliere chi essere e quale strada percorrere.

I nostri, sono compagni di viaggio giovani che ci fanno fare un salto nel 1997 per poi solo nell’ultimo capitolo tornare ai giorni attuali.

Ci consentono così di comprendere le molteplici situazioni in modi diversi.

Basti pensare all’assenza dei telefonini con social annessi, la connessione sempre disponibile, la facile modalità di spostamento e reperibilità di collegamenti con l’esterno.

Forse nella propria abitazione tutto ciò sarebbe stato più semplice ma la nostra storia non ama la linearità.

Così, proprio come lo stile incalzante fatto di un susseguirsi di risate, turbamenti, litigi, amori, amicizie, incontri e disperazione, anche la scenografia non fa altro che cambiare dinanzi al nostro sguardo pur rimanendo sempre la stessa, sempre tra quelle mura del collegio: spettatore di grandi amicizie, scoperte del proprio essere, necessità e di un grande amore sincero destinato a tatuare una parte di cuore.

Per sei lunghi capitoli con titolo specifico, il nostro Milo ci parla al passato, spezzando ogni tanto la narrazione con un separatore, per poi concludere con una narrazione al presente nel saluto finale.

Nell’epilogo di una storia con descrizioni veloci, dialoghi intensi e confidenze, che tratta anche di handicap e disturbi specifici, di famiglia e approccio con il mondo, di tutti noi e soprattutto del nostro bisogno di leggerci l’anima per fare ciò che desideriamo, che riteniamo più opportuno prima di ciò che vogliono gli altri, di come ci vogliono gli altri e di come credano si debba portare avanti la nostra esistenza.

Questo breve romanzo è la storia di un grande amore, di un’amicizia indimenticabile ma è anche la storia di chi impara a camminare lungo il sentiero cadendo, sporcandosi le ginocchia, a volte anche sbucciandosi ma senza mai fermarsi.


Il collegio dei ragazzi diamante https://amzn.eu/d/29qsEKp


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