Intenzioni…
Cosa ne pensate di questa parola? Quanto valore ha per voi?
Premetto che questa recensione seguirà con un ulteriore post dedicato all’appendice del Mito di Persefone che l’autrice ha ripreso in epoca antica e che ho deciso di leggere a 24h di distanza per assaporarlo come una storia completamente nuova, una nuova visione e realtà ma torniamo indietro.
Sinceramente non conoscevo il personaggio di Persefone e intanto anche per questo mi sento di ringraziare l’autrice che nel suo romanzo oltre a raccontare con la propria interpretazione la storia dei protagonisti, travolge e trasporta nel flusso della curiosità attraverso note veritiere molto interessanti e formative per chi come me ha conosciuto il primo approccio leggendo questo romanzo.
Il continuo richiamo al vero mito, all’ambientazione espressa con attenzione di dettagli e alle particolarità proprie del mondo delle anime è un’emozione per il lettore che pagina dopo pagina si sente travolto da quell’opposto che sono i nostri amici Ade e Persefone e da ciò che rende la loro avventura semplicemente unica.
Nessun personaggio è abbandonato nelle pagine che si susseguono in capitoli medio-lunghi narrati al passato da quello che sembra il Destino… un Destino che non smette di stupire anche per la sua capacità di lanciare caramelle invitanti con brevi accenni a un futuro che ancora deve avvenire.
Questo a mio parere fa sentire il lettore ancora più coinvolto e intento a conversare con i personaggi che per inteso sono capacissimi anche senza il nostro intervento ma si sa… quando il lettore ama una storia è difficile farlo rimanere in silenzio.
Proprio come Kore che con il suo dono dell’empatia lascia segni profondi nella mente di chi la conosce.
Viene considerata da molti suoi simili una “Dea minore” ma basta essere nata in un tempo diverso, essere tanto giovane e semplice (passatemi il termine) per essere davvero minore?
Ciò che ho imparato dalla vita e che questa storia ancor di più mi ha trasmesso con i suoi messaggi profondi è che anche la formica, se osservata con attenzione e lasciata lavorare, può essere d’esempio per la specie evoluta e frenetica di uomo moderno.
Basta attendere e dare la possibilità di mettersi in gioco…
Azioni che conosce bene Ade, potente nel suo sguardo pieno di certezza e terrore, nel suo passato complesso che poco per volta verrà svelato ma solo in una parte delicata evidenziata con font diverso e date a inizio paragrafo verrà approfondito e narrato come un viaggio nel tempo e nella mente umana richiamando l’attenzione anche su aspetti sociali e familiari da non sottovalutare.
Ho apprezzato parecchio l’accenno che può essere considerato come finestra verso quelle storie trattate con il giusto tempo e attenzione.
Qui vi è solo un veloce soffio si vento che nella sua frettolosità non dimentica di lasciare il segno e incuriosire alla lettura delle novelle dedicate alla ninfa Leuce e alla divinità Anubi.
Insomma, questo viaggio si dedica ad affrontare la mitologia rendendola alla portata di tutti e stuzzicando quelle ricerche che male non hanno mai fatto; fa emozionare nelle scene, pensieri, frammenti di ricordi e azioni legate al carattere dei nostri amici; ci travolge con la risata improvvisa e il suspense sempre nuovo legato ad attimi di vita quotidiana, momenti specifici per le età e gli impegni dei nostri amici oltre che a situazioni che porteranno a mettere sul trono la parola Giustizia.
Ancora ad accompagnare il nostro viaggio ci saranno personaggi secondari incredibili e imperdibili che mettono quel giusto pizzico di pepe in più anche a quella storia d’amore sbocciata e curata come il fiore più delicato e amato.
Potrei continuare ancora per ore a parlarvi di questa storia che non smetterei mai di leggere e assaporare fino alla fine solo per tornare alla prima pagina e ricominciare fino a conoscere a memoria battuta dopo battuta, carattere dopo carattere ma no… mi fermo qui per lasciarvi la possibilità di vivere la delicatezza di Ade giudice rigido ma dal cuore ghiacciato in attesa di essere sciolto dalla Primavera impulsiva e improvvisa come solo lei sa essere, giocosa e travolgente per noi, per chi l’ha attesa da secoli, per chi aspetta pazientemente come puntino fisso in un destino pronto ad annodarsi.
Descrizione estetica della copertina rigida:
Il primo approccio con questa storia è stato un estratto letto sul pc… poi è nato il desiderio di scaricare il romanzo in digitale e poi… ma sì, prendiamo questa meravigliosa versione rigida.
La copertina completa si presenta con decorazioni specifiche per la storia, tanto ben fatte con effetto chiaro/scuro da sembrare risaltare dallo sfondo così come la presentazione dei capitoli che vuole a ogni inizio un rilievo delicato ma al tempo stesso marcato, elegante e antico.
A completare l’avvio di lettura ci pensano i titoli specifici e i capi lettera raffinati che rispecchiano il resto dei dettagli come i separatori nelle pagine bianche per consentire l’inizio di ogni capitolo a destra.
Così come è iniziato in bellezza, per concludere sono sono proprio loro a salutarci, dopo una pagina finale con lo stile precedente, attraverso un’immagine che più volte mi sono trovata a riprendere, durante la lettura, per il legame tra i due tipi di espressione con carattere interiore ed esteriore dei personaggi.
APPENDICE - L’ALTRO FILO DEL FATO
“L’aveva aspettata tanto. Non solo quella manciata di anni da quando era nata, no: anche da prima. Dall’inizio dei tempi.”
Attendere… che bella questa azione.
È bella pensata nella quotidianità presa dalla continua corsa;
È bella riferita all’ottenere un dono che solitamente siamo portati a chiedere e ricevere facilmente;
È bella legata all’amore perché questo sentimento nel tempo di “attesa” può sfiorire se non curato oppure amplificarsi, diventare più emozionante…
L’appendice di “Il giudizio di Persefone” vuole essere letta tutta d’un fiato in quella ventina di pagine che non presentano divisioni specifiche ma solo scene nuove, altre similari a quelle vissute anche se con note molto diverse.
Non scenderò nei dettagli per non guastarvi la lettura ma posso dirvi che, come accennato all’inizio della lettura dall’autrice, i caratteri dei nostri amati protagonisti rimarranno sempre ben chiari anche se molte azioni potrebbero sembrare fuori da come abbiamo imparato a conoscerli.
Allora posso ritenermi soddisfatta della scelta di attendere delle ore prima di concludere il libro, approcciarmi con la nuova realtà di Ade e Persefone.
Sono contenta di aver avuto quel piccolo avvertimento da parte della scrittrice che ha accompagnato il tutto con una nota critica interessante suscitando la nostra iniziale curiosità e seguente riflessione per i temi seppur velocemente, trattati con rispetto dalla voce narrante in terza persona al passato con prospettiva maschile attenta a ogni piccolo dettaglio.
“Piccoli partecipanti di una grande trama universale, in cui sempre sarebbero stati complici.”
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