“Si dice che ci si rende conto di amare una persona nel momento esatto in cui si rischia di perderla.”
Siete d’accordo con questa frase? Quante volte vi è capitato di dare per “scontata” una relazione di amicizia, d’amore…
Nel mio piccolo mi sono trovata spesso a pensare a un rapporto proprio quando mi stava sfuggendo tra le dita o durante un litigio o incomprensione che oltre a provocare tristezza è riuscito ad aprirmi gli occhi, spronarmi a fare quel passo verso l’ignoto superando la barriera della paura, dell’egoismo e perché no, anche del tempo che se da un lato ci consente di capire i dissapori dall’altro ci lascia l’amaro di ciò che è stato perduto e più non torna.
Ho scelto di iniziare così la mia recensione perché a legare i nostri amici protagonisti e non, in un mix entusiasmante di generi, narrazioni e raffigurazioni è la capacità di sapersi leggere dentro per affrontare la vita.
In questo romanzo c’è tutto nelle giuste proporzioni:
La nostra autrice ci accompagna in prima persona diventano in un certo senso personaggio del racconto.
Si vive il calore della famiglia ma anche gli errori che talvolta questa commette nei confronti dei propri cari.
Sempre rimanendo in tema si affronta l’amore e il grande cuore di una madre che nel nostro caso specifico ci condurrà verso personaggi e situazioni interessanti da leggere con attenzione.
La forza della donna capace di raccogliere i frammenti della sua vita per farne un nuovo progetto e dell’uomo di scoprire se stesso, ciò che conta davvero.
Si parla di amicizia e amore nei limiti opposti, in quella retta composta di punti infiniti proprio come le sfaccettature dell’uomo e soprattutto della mente umana.
C’è chi continuerà a sbagliare, a vivere nel suo turbamento, chi invece imparerà dal silenzio della solitudine, chi ancora nella pace eterna e altri ancora nel ricominciare curando e lasciandosi curare le cicatrici che costellano un cuore un po’ malandato ma sempre in grado di battere e donare vita al corpo ospitante.
Il cuore dei nostri compagni di viaggio ci guida tra i capitoli medi e brevi (con inizio sempre a destra per consentire la raffigurazione specifica a sinistra) in prima persona presente, con punto di vista spesso alternato in maschile e femminile,(evidenziato dal nome della voce narrante) accompagnando il tutto con dettagli grafici stuzzicanti e in un certo senso confortevoli per il lettore che nei momenti di assenza ne sente la necessità.
Si sente coccolato da quella cura voluta con precisione come i dialoghi tra i personaggi che riescono a trasportarci nel loro mondo attraverso dettagli tecnici sul vino, che in questo testo occupa un ruolo centrale, psicologici (non possono mai mancare), ambientali (tali da farti venire voglia di visitare quei posti), sentimentali nel vasto piano della scala composta da relazioni familiari, amicizie dimenticate, ricostruite e da ampliare, rapporti con colleghi e nuove conoscenze frizzanti, piccanti, delicate, frustranti e… il resto lascio a voi aggiungerlo 🤣
Vi posso solo dire che di certo in questo percorso al fianco di Frida, James e di tutti gli altri personaggi non vi sarà solo una storia romantica da assaggiare ma aspetti caratteriali capaci di travolgere l’empatia, la risata e qualche volta anche una lacrima dolce/amara.
Ci stimolano a prendere le redini della nostra esistenza per farne un dipinto pazzesco, di quel fiore sbocciato che richiede cure per essere mantenuto e di quel ricordo in grado di cambiare le sorti di una vita spenta.
Sono personaggi che ci risucchiano nella loro realtà fatta di drammi, nuove esperienze, crimini raccapriccianti, segreti inconfessabili e richieste difficili da esaudire.
Ma sono anche personaggi che sotto i nostri occhi imparano ad affrontare il domani, a custodire i desideri del cuore, a perdonare, ripartire e battere i pugni.
Sono figure descritte con attenzione di dettagli perché possano rimanere impressi come i loro insegnamenti e come quelli delle generazioni precedenti forti nella vicenda e tanto entusiasmanti da far scorrere una pagina dopo l’altra fatta di misteri curiosi per i soggetti quanto per i lettori, amori da ricordare, gesti da ricordare e sapori da gustare fino all’ultimo sorso.
La versione esclusivamente cartacea ci permette di assaporare la bellezza della copertina dai colori tenui che sembrano inebriare i protagonisti raffigurati nei loro silenzi fatti di milioni di parole e sentimenti, di voltare pagina alla ricerca di un nuovo indizio, una nuova frase da custodire come la dedica iniziale dell’autrice per il proprio figlio e le parti finali dedicate a ringraziamenti e raccolta di romanzi.
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