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Recensione - La bambina che voleva amare

Buongiorno lettoriiii con una nuova recensione per "La bambina che voleva amare" un romanzo breve ricco di emozioni firmato Adele Oriana Orlando, edito Land Editore.


𝚃𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘: La bambina che voleva amare

𝙶𝚎𝚗𝚎𝚛𝚎: narrativa

➪Autoconclusivo

𝙿𝚊𝚐𝚒𝚗𝚎: 94

𝚄𝚜𝚌𝚒𝚝𝚊: 13/10/22

𝙿𝚛𝚎𝚣𝚣𝚘: eBook / cartaceo

➪(2,99)

➪(13,10)

➪ Disponibile con KU

𝙰𝚞𝚝𝚘𝚛𝚎: Adele Oriana Orlando

𝙴𝚍𝚒𝚝𝚘𝚛𝚎: Land Editore


Sinossi


La bambina che voleva amare è il racconto della vita di Alice, una donna nata negli anni Ottanta in Italia da una famiglia che non era pronta a diventare tale. La conferma arriva quando, dopo anni di violenze, silenzi e assenze, i suoi genitori si separano. È il racconto di una bambina nata da una donna che non riusciva ad amarla, né a essere culla e poi casa dove far vivere Alice in maniera normale, come spesso crediamo che le persone vivano.

Essendo la sua famiglia poco inserita nel tessuto sociale, la ragazza non riesce a uniformarsi con i coetanei che, anzi, la tengono al margine. Alice vive il bullismo, l’umiliazione, una violenza sessuale da un ragazzo più grande, oltre a quella fisica e psicologica che la madre per anni ha usato su di lei. Non tutto è nero, però, nella vita di questa persona nata sotto un “cielo avverso”, ci sono dei punti luce che la aiuteranno a superare i dispiaceri: l’amica Anna, bimba coscienziosa che, dopo aver assistito al primo atto di bullismo protratto su Alice, si avvicina e le dona affetto e conforto, il padre e la nonna che saranno delle figure molto importanti non tanto per il ruolo ma per la libertà che le insegneranno essere sua di diritto, l’uomo con il quale diventerà mamma. Alice non si arrende e anche se si vede come una farfalla ancora con le ali piegate e non del tutto pronte per uscire dal bozzolo ogni volta, tenta di spiccare il volo e di allontanarsi da ciò che le fa del male.

Inizialmente il manoscritto si chiamava “Bozzoli rotti”, perché ogni capitolo di questo libro rappresenta un passaggio importante nella ragazza e quindi una sorta di mutazione, di incubazione in un bozzolo per divenire finalmente farfalla. I bozzoli di Alice verranno rotti dalle persone violente e negative che incontrerà nella vita: a partire dalla madre, ai bulli della sua infanzia, fino alla vita che spesso tocca le ferite ancora aperte con un pugnale.

Quella di Alice è la storia di una bambina, poi donna che ha imparato a non sentire il corpo e le emozioni per non soffrire e che impara, a sue spese e stretta nella morsa della depressione che, per quanto negative possano essere le esperienze e le situazioni che ci si presentano davanti, questa vita vale la pena di essere vissuta e,per questo, tenterà di scalare ogni montagna che troverà davanti a sé. È una storia che ha una piccola pretesa: quella di raccontare la forza della gratitudine, nonostante tutto.



Recensione


“A pensarci bene, sono stata una donna molto fortunata nella mia vita, perché ho potuto conoscere l’amore vero, oltre al dolore”.


La forza di questo estratto ci lega con un filo invisibile all’animo delicato, speciale, puro della nostra amica Alice, protagonista e voce narrante di questo viaggio nel suo passato, tra le pagine di quel libro ricco di momenti da ricordare perché parte di lei, parte della sua forza e del suo coraggio di affrontare il domani.


È un percorso che si legge con bisogno, con la necessità di scoprire l’evento seguente e con la speranza di donare lo stesso amore che tanto cerca, accetta da ognuno in modo diverso, ognuno nelle sue possibilità.


Ci fa restare con il fiato sospeso e la malinconia pronta ad abbracciare momenti di spensieratezza e pace in un cammino che la vede crescere, affrontare il rapporto complicato con la madre, il silenzio dei familiari, la cattiveria di chi non è stato educato alla vita e infine se stessa… i demoni che poco per volta si sono appropriati di quella fragile farfalla talvolta inconsapevolmente desiderosa di continuare a vivere, di assaporare la vita, di provare l’affetto sincero e il vero amore.


Una farfalla pronta a perdonare perché per essere diversi, bisogna saper imparare anche dagli errori degli altri.


Una farfalla che sa amare nonostante tutto e trovare sempre una motivazione perché a risplendere sul volto di chi ha conosciuto ci sia una luce chiara e finalmente di pace.


È un racconto che ci lascia assaporare più storie legate alla trama centrale e che ci consente di scardinare supposizioni e opinioni di primo sguardo per consentire ai nostri occhi una nuova essenza, un nuovo volo tra capitoli con descrizioni al punto giusto e di media lunghezza con titolo specifico iniziale.


Grazie lettori per aver letto fino a qui 🤗

Prima di andare...


Maggiori informazioni sull'autrice


Adele Oriana Orlando, classe 1990, laureata in Scienze della comunicazione e poi in Editoria e giornalismo all’università di Verona.

Lavoro come giornalista dal 2016, prima per testate locali del circuito Netweek nelle province di Verona e Brescia, poi per L’Arena di Verona per un paio di anni e per la Voce di Mantova, dove tutt’ora sono impegnata. Dal 2020 sono passata al giornalismo online con il gruppo Citynews che conta oltre 50 testate in tutta Italia.

Dal punto di vista della scrittura posso dire solo di aver sempre scritto e amato farlo. Nel 2015 sono state pubblicate delle mie poesie in un’antologia. Questo libro è il frutto di quei famosi “20 secondi di coraggio” che spesso dobbiamo avere nella vita per fare qualcosa che ci spaventa.

Sono impegnata in tante cose, mi piace vivere a pieno tutto, per questo sono sempre in giro per l’Italia e quando posso anche all’estero per fare esperienze.


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