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Recensione- La neve è candida anche in estate

Immagine del redattore: D’Inchiostro RosaD’Inchiostro Rosa

Buonasera lettoriiii!!! Eccoci con una nuova recensione per l'ultimo libro (da oggi disponibile) di Enrico Pedace.


“Volevo a tutti i costi sembrare il maledetto e ribelle. Il figo che organizzava feste nei locali più in voga della riviera, allargando le sue conoscenze da PR fino a Milano. Ma ero davvero io quel personaggio? Stavo davvero rispecchiando me stesso? O stavo interpretando qualche stereotipo che gli altri si aspettavano di vedere?”


Quanto è difficile accettare la realtà, non è vero? Ma soprattutto è complicato affrontare quel momento di certezza assoluta in cui credi di aver perso del tempo importante, in cui pensi di aver deluso tutti, compreso te stesso.


Passano i giorni e ti ritrovi a vivere una routine che affascina ma in realtà non ti appartiene.


Così i giorni diventano mesi e i mesi, anni… anni in cui la lanterna illuminata era il centro di ogni cosa, di ogni persona  ma anche di te?


Riesci a rispondere solo quando la sua luce perde vitalità dinanzi ai tuoi occhi e la sua forza di volontà si piega al volere della gravità, fino a lasciarsi cullare dalla terra circostante, fino a dimostrare ciò che è realmente: un semplice frammento di carta.


Allora che si fa? Alzi la mano chi di voi non la getterebbe nei rifiuti con gli angoli delle labbra tesi all’ingiù per la tristezza!


Spesso è questo quello che facciamo… ci gettiamo come carta andata senza pensare che anche un frammento può servire a scrivere una storia da raccontare.


A volte quel consiglio ci arriva in modo diretto, attraverso un nomignolo infantile, altre volte con la risata tipica di chi sa come alleggerire l’atmosfera pesante, altre volte ancora invece riesce a distruggerci.


Ci destabilizza per il suo tono punitivo, per l’assenza delle solite conversazioni, per la mancanza di comprensione, per la consapevolezza di aver deluso chi si ama.


A volte quel consiglio resta lì, davanti a noi, a osservarci silenzioso con quella sua aria di sfida.


Resta incompreso fino a quando si impara a viverlo.


Così comprendi quanto possa essere caldo il punto ustionato dalla fiamma, impari a fare i conti con le difficoltà e le nuove opportunità.


Impari a osservare il paesaggio che ti circonda e non solo quello che avresti potuto raggiungere con il tuo volo.


Impari a riparare i buchi, non di certo per inseguire ciò che è stato ma per tentare strade nuove che chissà… saranno quelle giuste?


Ti rendi conto di non essere solo lungo il cammino perché a prescindere da ciò che fai, da chi credi di essere, da cosa vuoi essere e cosa pensi, avrai sempre qualcuno pronto a proteggerti le spalle senza farsi notare.


Sarai sempre avvolto in una coperta quando sentirai il bisogno di calore.


Sarai amato, odiato, atteso, sgridato e accompagnato tra il sentiero che mai avresti immaginato di percorrere, tra le storie che mai avresti sognato di ascoltare e apprezzare.


Sarai compreso per ciò che sei, per le sfaccettature magnificamente complesse del tuo carattere perché ti dimostrerai degno di scrivere il tuo destino.


Ciò che ho scritto sopra cari lettoriiii è la storia di un giovane che nel suo viaggio in prima persona al passato, non ci vuole solo come spettatori bensì come parte integrante.


Ci fa sentire mortificati per le scemenze commesse e arrabbiati per la decisione imposta da altri.


Stuzzica il vermicello della gelosia e anche quello della gratitudine.


Ci fa sentire il calore dell’amicizia, quella vera, quella pronta a fare sorprese, pasticci e tante risate.


Ci fa sperare in una riconciliazione, un lieto fine che merita di essere scritto per poi volerci emozionati, silenziosi, consapevoli della delicatezza della vita, della sua magnifica capacità di donarci ricordi, insegnamenti e persone speciali.


“Vedevo l’uomo che mi aveva insegnato tutto, l’uomo che mi aveva illuminato la strada per percorrere la vita. Vedevo un padre che mi aveva fatto diventare un uomo e, allo stesso tempo, vedevo un padre che stava mettendo a nudo i suoi sentimenti, le sue debolezze e il suo amore per la famiglia.”


E in quel momento anche noi diventiamo semplici spettatori… spettatori di una storia d’amore intensa, di una crescita personale, di un sincero rapporto d’amicizia e di un legame familiare solido.


Il tutto illuminato e cullato dal suono del mondo:

“È un mondo in cui la natura comunica con noi attraverso il suo linguaggio, fatto di rocce aspre ma affascinanti, sentieri irti ma suggestivi, Valli fredde ma rigogliose. Non è un amore facile da ricambiare.”


Ma quando mai è facile farlo lettoriiii? Nulla è facile proprio come nulla è impossibile quindi lasciatevi trasportare dal treno su cui sale il nostro amico Lorenzo.


Viaggiate al suo fianco attraverso capitoli di media lunghezza e assaporare le descrizioni intense, i racconti suggestivi, le località da scoprire, i dialoghi accattivanti e i personaggi frizzanti ma soprattutto andate alla ricerca del valore racchiuso in ogni parola scritta sul quel famoso pezzo di carta.


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