top of page
Immagine del redattoreD’Inchiostro Rosa

📚💍𝘳ꫀᥴꫀꪀ𝘴𝓲ꪮꪀꫀ💍📚


Per questa recensione ho deciso di non presentare nessun estratto ma solo una parola che nella sua semplicità racchiude un mondo: FINE.


Fine è scritto proprio come riportato sopra alla conclusione di un romanzo dalle descrizioni dettagliate ma mai esagerate, narrate in prima persona presente con un punto di vista non sempre alternato e interessato a valorizzare sia la voce femminile che quella maschile.


Parliamo di un romanzo intenso che tra dolore, rabbia e riscatto presenta, in capitoli medi, anche valori importantissimi quali possono essere la forza delle promesse e l’amore per i propri cari.


I nostri protagonisti si divertono a giocare con il lettore stuzzicando contemporaneamente curiosità e confusione durante quei passi che anticipano gli eventi per poi tornare al presente, tutto il contrario invece di quei capitoli evidenziati con scrittura in corsivo e nota temporale iniziale.


Perché fanno così? Perché i personaggi hanno bisogno di far vivere la storia ancor prima di raccontarla per questo provocano il lettore fino a renderlo plasmabile.


Giocano con i tempi portandolo a scoprire cosa è successo quando lui non era presente; spingono sull’acceleratore del giudizio fino a cadere trappola loro stessi del confronto con lo specchio e gli altri.


Pensano di avere nelle mani la carta vincente per poi rendersi conto solo all’ultima giocata che non potrà mai essere un solo passo a realizzare l’opera ma una serie complessa di eventi fatti anche di compromessi, attese e voleri.


Così il lettore si trova nel famoso “io te l’ho detto” che però i personaggi tendono a non voler ascoltare proprio come in questo terzo libro di una serie di romanzi autoconclusivi in cui Liam e Kala si trovano a fare i conti con il passato e le sfide del presente, con rinunce e speranze, colpi di testa e passi falsi.


La fine è solo l’inizio di un nuovo e complesso imbroglio di fili e così basta saper attendere e costruire il proprio percorso, vivendo il presente e rammentando il passato.


Amare vuol dire sapersi sostenere ed esserci con cuore, mente e fisico proprio come fanno i nostri amici principali e secondari che nel loro complesso incastro di realtà differenti e sentimenti da chiarire travolgono il lettore mai spettatore ma parte principale del viaggio libroso.


0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

コメント


bottom of page