Alba è una figlia, sorella, zia, amica, conoscente, principessa e regina.
Alba è una moglie, un contenitore di emozioni e tempi vissuti.
Alba è una perfetta sequenza di ossa sotto la pelle segnata dal destino, dal dolore della perdita, dalla rabbia, dalla punizione e anche dall’amore.
Alba è una donna… una semplice donna capace di chinare la testa senza perdere di ragionamento.
È una donna ferita che ha imparato a sorridere poco ma ad apprezzare e disprezzare in stessa misura legando entrambe le azioni a eleganza di fatti e bontà di cuore.
Alba è proprio come quel sole nato per necessità vitale e pronto a tramontare per poi tornare, più forte, più sincero del giorno precedente.
In questo secondo romanzo, la protagonista segnata da nuove emozioni, consapevolezze, richieste, obblighi, nuovi incontri e dolori incessanti non smette di combattere, di donare un sorriso e una richiesta di perdono a chi ne ha bisogno.
Non si trattiene dal ricordare colui che nonostante tutto si è resa conto di amare alla follia, di ricercare nel suo passato tormentato e di sperare al suo fianco giorno dopo giorno.
Non si dispera dinanzi al volto segnato, alle scenate, al trambusto di chi vorrebbe vederla più forte o forse più debole…
Forse proprio perché lei è tutto ciò che ha dimostrato di essere nel primo volume… forse anche di più.
Alba ha dimostrato di essere donna quando la terra ha tremato sotto i piedi, quando la nebbia del male ha accecato la vista di suo marito, quando la rabbia ha segnato il volto della sorella e la tristezza quello della nipote sconosciuta.
Ha capito di essere donna determinata, coraggiosa, buona e comprensiva… elegante, sincera e pura ogni qualvolta i nostri occhi l’hanno vista intraprendere una nuova avventura.
Allora cosa si può dire di altro? Lei è quella donna che ci osserva per essere esempio, stimolo, nuova crescita e confronto interiore.
Per saperne di più…
Se desideri leggere la recensione sul primo volume:
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